venerdì 22 luglio 2011

Un giro ai box del Mugello.

Circuito del Mugello: luglio 2011.

Anto e WikiPedna come C1P8 e D3BO in missione nella galassia del Circuito del Mugello, ospiti della Ioda Racing.
Un personale punto di vista di una giornata speciale.


Lo scorso weekend abbiamo avuto il privilegio di fare una gita al Circuito del Mugello con ingresso ai box.
Con sosta prolungata presso quello della Ioda Racing e relativa hospitality, il Team di Pasini e Corsi, per intenderci.
È successo che WikiPedna stringe amicizia con Gianpiero Sacchi, persona di rara gentilizza, ovvero il Sig. Ioda, nonché talent scount di Rossi, Capirossi, Biaggi e Lorenzo, giusto per fare due nomi.
Talento innato per fiutare talenti, oltre al potere magico del millenario sapere Jedi.


Appena arrivati ci sono le prove della Moto GP.
Due cose attirano la mia attenzione.
Il rumore e il silenzio.
Il rombo dei motori è infinitamente più potente ma inspiegabilmente più “controllato” e uniforme di quanto mi aspettassi. I piloti viaggiano in parallelo con l'asfalto (altro mistero Jedi), solo qualche attimo li vedo in verticale.
Un'opera corale uscita dal genio di Balla, Boccioni e Carrà.
È esattamente lì, dipinto su un asfalto di velluto, il perfetto quadro futurista.
E il silenzio. Quello dentro ai box. Pensavo a: concitazione, affanno, eccitazione, fermento e scompiglio. Niente di tutto ciò. Silenzio assoluto. Per meccanici, piloti, ingegneri e la squadra tutta, basta uno sguardo e tutti si capiscono. Raramente ho assistito ad un affiatamento simile.
Saranno anche gesti ripetuti all'infinito, meccanici appunto, ma ogni gara, ogni giro, non nasconde forse mille variabili?



Nella rarefatta atmosferta dei box (e della giornata) osservo le gomme usate per appena qualche giro e quelle tenute a temperatura da macchine sofisticatissime. Una specie di polmone d'acciaio per pneumatici.
Un pirotecnico giro di giosta e adieu, c'est fini.
Tutto brucia e si consuma in fretta qui, anche se tutto pare sempre sotto controllo, nonostante i 300 km all'ora a cui viaggia questo staordinario Cirque du Soleil dalle capacità strabilianti. Eppure anche in poche ore e tra un giro di trapezio e l'altro, si riesce a scovare molta umanità e autentica passione, come quella di Roberto, capo-progetto del motore Ioda Racing del futuro.


Ho capito che la 125 nel 2012 dovrà adeguarsi a nuove regole. Ho capito anche che i giapponesi - in via eccezionale - utilizzano già queste regole con un anno di anticipo sugli altri. Eppure non scorderò mai le loro espressioni attonite e ammirate, nell'osservare il piccolo gioiellino girevole (la pedana lo era), ovvero il nuovo motore del Team, già pronto per competere l'anno prossimo, uscito dal genio della Ioda Racing e della Robby Moto Engineering, presentato la sera prima alla stampa mondiale.
“Ci hanno fregato anche ‘stavolta”. Il balloon in lingua giapponese che, si sa, non ammette parolacce.

Un grazie superspeciale a Gianpiero, un po' Virgilio e un po' Mestro Jedi, che mi ha fatto sentire la Principessa Leila nell'infernale paradiso del Mugello.

A Bee
Blogk Soundtrack: Daft Punk, Arena - Tron: Legacy


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